BADIALI ROLANDO

23 gennaio 1947-5 novembre 2014

Rolando Badiali nacque il 23-01-1947 a Arezzo, figlio di Eusebio Badiali e Rosa Loi e fratello di Antonio, Claudio e Cristina. Dopo il diploma di Ragioneria, si coniugò con Lelia Burroni, con cui concepì i figli Massimiliano e Valentina. Lavorò come responsabile commerciale in svariate ditte, con l’idea che “cambiare migliora per non morire dentro”:  responsabile commerciale della Ditta Italconfezioni (ambito abbigliamento) del padre Eusebio Badiali, responsabile commerciale Vannini srl (ambito pollame), Michelini srl (ambito abbigliamento-confezioni), Parmalat (ambito latticini), Garzi srl (ambito argenteria), Alterini srl (ambito mobili), Sir Robert (ambito pellame), Simonetti (ambito abbigliamento), Chimeco (ambito chimico-industriale), Peugeot (ambito automobilistico). Dopo 4 anni di malattia cardiaca, si è spento il 5 novembre 2014 alle ore 15. “Mio padre ha vissuto la missione della famiglia: sposo devoto, padre generoso, ha vissuto il suo iter terreno vivendo rabelaisianamente l’humor: il riso, il lazzo e la battuta gli erano propri, così da esorcizzare attraverso il riso, il male di vivere, l’affetto, l’amore e la morte. Citava sovente Stecchetti e Belli, poiché stimava che l’ironia riuscisse a criticare l’ingiusto, onorare il giusto e sorridere in modo serio sul faceto per piangere in modo umoristico sul riso. Sensibile e dignitoso, ha vissuto la malattia con dignitoso silenzio e volontaria autoesclusione dal mondo, osservando un’etica del dovere e un’empatia familiare e un amore coniugale incomparabili”. (Massimiliano Badiali). “Il dolore della malattia gli ha fatto guadagnare, come Cristo nella sofferenza, le sfere alte del mondo Celeste” (Don Alvaro Bardelli-durante la messa del funerale- Chiesa di Saione 7 novembre 2014 ).

 DIALOGHI DI AMORE

Raccolta di poesie per mio padre: ABBA

 

“Era l’angelo buono sempre disponibile a aiutare il prossimo” (la moglie Lelia Burroni)

“Non potrò più dire la parola Babbo se non nelle mie preghiere, ma tu sarai con me, con noi nel cuore. Ieri è morto il mio gigante buono dagli occhi di cielo, ma la tua anima permane tra noi e in me unica, presente, irripetibile....ciao Babbo” (il figlio Massimiliano)

“ Era aposolo di verità e onestà”  (il figlio Massimiliano)

Sul tavolo Di famiglia

Hai apparecchiato Onore e amore

Padre di dignità

E di onestà!

Della coltre Ricordo il tuo lento

E delicato rincalzare E in eterno

Rammento

Il tuo affettuoso burlare

E condividere Il tuo piatto familiare

 Il tuo testamento è un laccio stretto spirituale

che semina briciole d’eterno come il sale nel mare

La tua morte

Non avrà dominio

Babbo buono,

 l’amore dona immortalità.