Pietro Berrettini

Massimiliano Badiali

Alla fine dei 1500 la famiglia Berrettini di Cortona aveva raggiunto un notevole benessere economico ed una buona posizione sociale come dimostra la sobria, ma elegante architettura della casa in cui abitava.

E' in questa casa, situata a metà dell'erta che dalla Chiesa di S. Francesco sale per giungere a quella di S. Cristoforo e a Porta Montanina, che nacque nel 1596 Pietro Berrettini.

L'attività nella quale tutti gli uomini della famiglia operavano era quella di scalpellini e muratori. Fra costoro proprio il padre di Pietro era particolarmente dotato.

Sotto il suo scalpello sbocciarono splendidi festoni di fiori e frutta, feste di cherubini ed altri decori con i quali l'autore tese a smorzare la severità solenne degli altari allora di moda neIl’architettura d'arredo ecclesiastico.

Ottimi esempi di queste innovazioni berrettiniane sono gli altari delle Chiese del Gesù e di quella della Madonna della Consolazione in Castiglion Fìorentino.

Dalla datazione di queste opere c'è da dedurre che, il disegno di questi nuovi decori costìtuisca l'iniziale partecipazione del gìovane Pietro all'attività del padre.

Penso infatti che sia stata la pratica constatazione della tendenza naturale del figlio al disegno a dare l'idea al Berrettini padre di affidare ad Andrea Commodi l’educazione alla pittura del giovanissimo Pietro. Il Commodi era pittore famoso. Arrivato a Cortona nel 1609 per eseguire opere per le Clarisse vi si trattenne per tre anni. Quando, nel 1612 passò a Roma, condusse con se l'allievo allora diciassettenne,

Sono quelli gli anni immediatamente successivi al Concilio di Trento. La Chiesa di Roma si sta dando un nuovo assetto.

E' la cultura emergente della controriforma ad indicare i nuovi canoni dell'arte.

Su Roma convergono i maggiori artisti del momento. I Carracci da Bologna, il Lanfranco da Venezia, il Caravaggio, il Bernini, il Borromini, il Rubeus dall'Olanda, il Velasquez dalla Spagna, il Poussin dalla Francia. Giovan Battista Marino impera in campo letterario, Cristina di Svezia darà vita alla prima Accademia, "L’Arcadia",

Anche il tessuto urbano della città prende un nuovo aspetto, decisamente più razionale, moderno. I gesuiti dopo aver condannato Galileo, si dedicano a loro volta alla scienza sperimentale. I grandi architetti che rinnovano il volto di Roma sono: Bernini, Borromini e, guarda caso, il Berrettini.

Ma Pietro andò anche più in là. Se fu architetto di importanza pari ai suoi grandi colleghi, come pittore li superò tutti. Egli divenne il catalizzatore di tutti gli ideali pittorici rinascimentali, assorbì la lezione di Michelangelo e di Raffaello, fu attento al mutamento del gusto dei secolo e pervenne a creare una corrente artistica autonoma che si diffuse in tutta Europa con il nome di "Cortonismo" semplicemente perchè il suo fondatore era ormai noto come Pietro da Cortona.

Nicolas Poussin tornò in patria dopo averne assimilato il pensiero ed i modi e dette il via alla "Renaissance Francaise".

Così, mentre in Italia Pietro da Cortona si poneva come il massimo esponente della pittura "barocca", il suo magistero influiva nella cultura di tutta l'Europa.

Morì a Roma il 16 maggio dei 1669.