TESINA INTERDISCIPLINARE

PASCOLI ED ALTRO

scuola media

Prof. Massimiliano Badiali

 

 

 

Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna, dove il padre amministrava una tenuta. Qui nella campagna romagnola trascorre un’infanzia spensierata con la famiglia, a cui egli è e rimarrà sempre legato affettivamente.  Questo senso di spensieratezza è bruscamente distrutto dalla morte del padre, che venne ucciso il 10 agosto nel 1867. La poesia X agosto rievoca questa morte. Questo giorno è anche la festività di un martire, S. Lorenzo, in cui si verifica il fenomeno delle stelle cadenti. Il dolore personale del poeta si avverte già nel pianto delle stelle con cui si apre la poesia. Il poeta paragona il padre ad un rondine: come il padre portava con il proprio lavoro la sicurezza e i beni economici, così la rondine porta il cibo ai piccoli del suo nido. Soprattutto nella quartina finale Pascoli evidenzia il proprio pessimismo: il cielo s’incurva lontano e pietoso sulla terra, dominata dalla tragica fatalità del male. Il male dunque per Pascoli non ha senso e l’uomo non ne capisce il perché.

 

X agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
elle aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono...

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!


 

Questa poesia fa parte della raccolta Myricae (1891): questa parola latina significa tamerici. Dunque Pascoli vuole creare una poesia che descriva piccole cose.  In verità dietro questa apparente semplicità, la poesia di Pascoli nasconde dei simboli: ecco perché viene chiamata simbolista. Pascoli fa parte del Decadentismo, perché il suo animo si chiude in se stesso e non comunica con il mondo esterno se non attraverso i simboli della poesia. Su Pascoli è pesata in passato una critica che lo considerava un poeta campagnolo. Se, ad esempio, leggiamo Lavandare la poesia potrebbe sembrare una descrizione paesaggistica, ma in realtà sono presenti dei simboli. Dunque Pascoli è un decadente e simbolista.

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi, che pare
dimenticato, tra il vapor leggero.
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l'aratro in mezzo alla maggese.

 

Siamo in un quadro autunnale in un’ora incerta e senza tempo. I sensi del poeta, immerso nella campagna, osservano la natura intorno e le sue immagini: un campo appena arato, che simboleggia l’incompletezza e l’aratro e un aratro abbandonato, che rappresenta la malinconia e la solitudine. La prima parte è descrittiva, in cui prevale ancora il colore. La seconda parte si lega alla prima attraverso il canto delle lavandare, canto dell’abbandono: la persona amata si è allontanata e ancora non ritorna al paese.

 

 

 

Dunque dietro la poetica pascoliana si intravede una simbologia profonda e decadente.  Ad esempio il simbolo più ricorrente è quello del nido come casa, che rappresenta il luogo sicuro, rassicurante e ricco di affetti. Pascoli è geloso del nido, da cui non si allontana mai, e che è un ricordo continuo: il trauma della morte del padre lo fa ritornare allo stato infantile, quando il liquido amniotico del grembo materno assicurava riposo e protezione. Nelle sue poesie c’è un ritorno ossessivo di simboli, che alludono all’inconscio del poeta. Un altro simbolo pascoliano è quello degli uccelli: l’ornitologia rimanda al mistero della morte.

Nella poesia L’assiuolo il motivo principale è il canto nella notte del piccolo rapace notturno. Si percepisce il verso del chiù proveniente dai campi, successivamente la voce si carica di un sentimento di dolore per mezzo del singhiozzo ed a questo si unisce un pianto di morte. Il verso dell’uccello termina con l’evocare l’immagine di morte, immagine questa che ricorre spesso nella poesia del Pascoli.


Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento;
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?..);
e c’era quel pianto di morte…
chiù…

 

La parola poetica diviene evocativa (evocare: chiamare al di qua ciò che sta oltre), suggestiva tesa pertanto a suggerire più che a dire. Il suo linguaggio predilige un linguaggio nuovo: fonde termini appartenenti a sfere sensoriali diverse (sinestesia: odore di fragole rosse). Per questo egli è il padre della poesia italiana del '900.

La poesia di Pascoli è un’infantile predilezione per l’arte : il poeta deve sapere cogliere il segreto delle cose nella loro semplicità, con la disposizione d’animo di un fanciullino. L’autore rifiuta il progresso e si rifugia nel guscio del proprio io, lontano dalla storia, in un mondo fra illusione e sogno.  Pascoli muore nel 1912, prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.  La prima guerra rappresenta un momento buio della storia umana, in quanto milioni di uomini sono morti in uno scontro dilaniante per anni. Gli stati europei e in particolare modo l’Italia escono dalla Grande Guerra con problemi economici di disoccupazione e di malessere sociale. In cifre la guerra per gli italiani era costata 571.000 morti e 1 milione di feriti tra cui 450.000 grandi invalidi. Il debito pubblico era aumentato da 15 miliardi di lire del 1915 a 69 del 1918. L’inflazione era cresciuta nell’ordine delle 10-12 volte rispetto al periodo prebellico. La disoccupazione era al 18 per cento.
Cinque milioni e 600mila soldati dovevano essere riportati ad una vita civile che non era in grado di riassorbili nella piena occupazione. Il loro posto in fabbrica era stato preso da lavoratrici che costavano mediamente il 30% meno degli uomini e l’industria bellica doveva essere riconvertita in industrie di produzione di prodotti.

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, anche l'Italia soffrì di gravi difficoltà economiche. La disoccupazione, la riconversione industriale da militare a civile, il ritorno dei reduci furono problemi giganteschi per il nostro paese. I ceti medi e le classi a reddito fisso furono particolarmente colpite dalla crisi economica, anche perché danneggiate più delle altre dall'inflazione causata dalle enormi spese militari) e deluse a causa del mancato aumento degli stipendi.

L’Italia, pur avendo vinto la guerra,  non si vide riconoscere il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e Fiume, che sarebbe stata occupata, nel 1919, con un colpo di mano, da una spedizione guidata da D’Annunzio, alla testa dei suoi legionari.

L’umiliazione subita dai nostri delegati, a Versailles, creò, nel paese, già debilitato dalla crisi economica post-bellica, un clima di grande frustrazione e irritazione, alimentando la tesi della cosiddetta "vittoria mutilata", di un inutile sacrificio di morte e distruzione, vanificato dal tradimento delle altre potenze vincitrici. Ne sarebbe seguita una situazione di grande instabilità politica, caratterizzata da scioperi e proteste, in cui trovò terreno fertile, soprattutto tra i reduci, desiderosi di rivalsa, il partito fascista di Benito Mussolini.

A causa di questa economica, la classe operaia esplose con scioperi, dimostrazioni ed agitazioni a livelli impressionanti nelle fabbriche italiane, contro il taglio degli stipendi e le serrate.  Tra il 1919 e il 1920, l’Italia assistette al biennio Rosso. Le proteste iniziarono a Torino nelle fabbriche di meccanica, per poi continuare nelle ferrovie, trasporti e in altre industrie, mentre i contadini occupavano le terre. Le agitazioni si diffusero anche nelle campagne della pianura padana, innescando duri scontri fra proprietari e braccianti, con violenza da una parte e dall’altra, soprattutto in Emilia e Romagna.

Giolitti rifiutò di far intervenire la polizia e l'esercito nelle fabbriche e aspettò che il movimento si esaurisse da sé, che terminassero le scorte di materie prime nei magazzini delle aziende occupate, che gli stessi operai si rendessero conto che l'occupazione non portava a nulla. Nello stesso tempo favorì le trattative fra gli industriali e sindacati e, praticamente, obbligò gli industriali a concedere ai lavoratori i miglioramenti di salario richiesti. Così all’inizio di ottobre del 1920 Giolitti riuscì a far accettare un compromesso tra le parti sociali. A Le agitazioni operaie ebbero in conclusione risultati economici positivi: i lavoratori ottennero miglioramenti nel salario e nelle condizioni di lavoro; la durata massima della giornata lavorativa passò da 10-11 ore a 8 ore.

Ebbero tuttavia anche degli effetti politici negativi, perché spaventarono fortemente la borghesia: il timore di una possibile rivoluzione li avrebbe presto spinti ad appoggiare il fascismo di Benito Mussolini.

Negli stessi anni del Biennio Rosso, avvennero gli attacchi delle squadre fasciste.

Il 28 ottobre 1922, cinquantamila squadristi in camicia nera marcariarono su Roma. Vittorio Emanuele III non dichiarò lo stato d’assedio, ma il re incaricò Mussolini a formare il nuovo governo.

Il fascismo è un fenomeno che non aveva precedenti diretti nel passato per l’applicazione sistematica e generalizzata del metodo della violenza e  del diritto del più forte. L’idea fascista era quella che riteneva che lo stato dovesse essere totalitario ed onnipotente.

Il nuovo Stato, che i fascisti, cercarono di realizzare, mirava dunque ad assorbire, totalmente in se stesso, tutta la società e costringerla a diventare fascista.

Anche se Mussolini partì da una visione squadrista, di lotta alla monarchia ed alla Chiesa, fondando i Fasci di combattimento nel 1919, poi si avvicina alla borghesia: ecco perchè il fascismo fu alimentato e sostenuto da una parte considerevole di forze liberali. Gli storici distinguono due fasi all'interno del fascismo : quella borghese (1922-1929), e quella cattolico-reazionaria che culminò con i Patti Lateranensi ( dal 1929 al 1940).

Il regime fascista proponendosi dapprima come difensore della Patria e restauratore della dignità nazionale , non doveva lasciare scampo ad alcuna forma di opposizione.

Se nei primi anni del regime fascista (1922-25), la libertà era tollerata, il 25 Dicembre del '25 la cultura antifascista e la libertà di stampa sono vietate dalle leggi eccezionali sulla Stampa. Secondo la formula mussoliniana di "tutto nello Stato, niente fuori dello Stato, nulla contro lo Stato" la cultura subì attraverso una serie di operazioni una progressiva fascistizzazione; la fascistizzazione integrale della stampa non tese ad eliminare, ma, a fascistizzare i quotidiani: del Corriere deIla Sera e deIla Stampa , per esempio , furono modificate integralmente le linee.

Viene riesumata la pena di morte. Le carceri si riempirono di comunisti, o cosi detti comunisti, molti dei quali sono degli infelici appartenenti a qualsiasi partito o di nessun partito, ma che hanno mostrato di non gradire il regime attuale. Risorse la condanna al confino per reati politici; lo spionaggio e la denunzia ritornano all'ordine del giorno, e le bilance dei diritti e dei doveri civici sono deliberatamente falsate. L'intolleranza, il diritto alla persecuzione sono  la fondamentale ideologia della dittatura italiana.

Verso la Chiesa Cattolica il fascismo fece una serie di gesti significativi di benevolenza talora più formali che sostanziali , ma non per questo meno graditi alle gerarchie ecclesiastiche. Ricollocò il crocifisso nelle scuole e negli ospedali, stabilì con la riforma Gentile l'obbligo dell'insegnamento religioso nelle scuole elementari. Sottoposse a pressioni le minoranze religiose non cattoliche e salvò dal fallimento le banche cattoliche. Assunse in generale , un atteggiamento ufficiale di rispetto e deferenza verso la Chiesa, proprio quando più violente si facevano, le persecuzioni contro le organizzazioni del movimento cattolico e i sacerdoti antifascisti.

Il fascismo voleva più consenso fra il popolo e perciò si avvicinò alla Chiesa.

L'11 Febbraio 1929 furono stipulati i Patti Lateranensi, con cui veniva risolta la lunga opposizione fra Stato Italiano e Chiesa, dopo la presa di Roma a cui era conseguito il Non Expedit" di Pio IX.

I Patti riconoscevano la sovranità e l'indipendenza del Papa : il concordato inoltre prevedeva le clausole di riconoscimento civile del matrimonio religioso, l'obbligo dell'insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole medie in quanto "fondamento e coronamento dell'istruzione pubblica" il divieto ai sacerdoti apostati di insegnare nelle scuole pubbliche, il riconoscimento da parte statale delle organizzazioni d’Azione Cattolica in quanto esse svolgevano le attività, al di fuori di ogni partito politico.

Nel complesso i Patti Lateranensi attuarono una soluzione. Ma il trattato rappresentava una effettiva svolta rispetto alla tradizione liberale. Per la Chiesa la Conciliazione significò la garanzia di un proprio spazio d’azione nello Stato fascista e un posto di preminenza.  Nello stesso anno dei Patti Lateranensi, avviene il crollo della Borsa americana a Wall Street.  Giovedì 24 Ottobre 1929, a causa della sovrapproduzione economica, molte imprese furono deprezzate e iniziò il ribasso delle azioni e una corsa alla vendita. A causa di questo crollo i risparmiatori ritirarono i depositi e molte industrie fallirono. Questa crisi economica coinvolse la più grossa potenza economica del mondo. Storicamente gli Stati Uniti sono un paese giovane: dal 1584 cominciarono ad arrivare in America i primi europei, fondando delle colonie come Virginia, Massachusset, Maryland, Pennsylvania. Nel 1776 le colonie conquistarono l'indipendenza dagli inglesi sotto la guida di George Washington. Per cercare nuove terre molti pionieri, attratti anche dalle miniere d'oro, si spostarono ad ovest, dove si scontrarono con gli indiani fino a relegarli in riserve controllate. Nel 1865 dopo una dura guerra tra nordisti e sudisti, venne abolita la schiavitù. Nel XXo secolo l'intervento dell'enorme potenza statunitense segnò le sorti delle due guerre mondiali. Dalle due guerre gli U.S.A. acquisirono un importanza e una potenza tale che ora gli Stati Uniti sono lo stato leader del panorama mondiale sia sotto un aspetto politico che economico.

Politicamente gli stati Uniti confinano con il Canada a nord ed est (Alaska), con il Messico a sud e sono bagnati ad ovest dall’Oceano Pacifico e ad est da quello Atlantico.

 

Gli Stati Uniti hanno una superficie di 9.629.091 Km² e quindi il territori presenta una grande varietà di paesaggi e di clima.

Negli Stati Uniti possiamo individuare tre regioni a livello territoriale:

-         La regione degli appalachi e della costa atlantica. Qui le coste sono alte e frastagliate da ramificate insenature (estuario del fiume Hudson, baia di Baltimora) fino a Capo Hatteras, a sud del quale diventano basse e orlate da dune sabbiose e lagune. La costa del Golfo del Messico, bassa e paludosa, è interrotta dall'ampio delta del Mississipi. All'interno, si innalza il sistema montuoso appalachiano, costituito, nella Nuova Inghilterra, da una serie di rilievi di modesta altitudine che conservano nel loro profilo tracce evidenti della glaciazione quaternaria.

-         La zona che comprende sia le montagne rocciose sia la costa pacifica. Le Montagne Rocciose, di origine cenozoica, si innalzano bruscamente con una serie di catene, compatte nella sezione meridionale (Front Range, Sierra Sangre de Cristo), più disordinate e basse nella sezione centrale, ove i monti Laramie, Absaroka, Big Horn e Wasatch racchiudono l'altopiano del Wyoming, e nella sezione settentrionale, ove si estende l'altopiano della Columbia. A ovest le Montagne Rocciose delimitano le regioni dei Bacini Interni, bassopiani interrotti da catene montuose: a nord il bacino del Columbia, nel centro il Gran Bacino, caratteristico per le profonde depressioni (Valle della Morte, -86 m), e i laghi salati (Gran Lago Salato, lago Utah, lago Lahontan) che lo costellano, e a sud il bacino del Colorado. La regione dei Bacini Interni è chiusa a ovest da una serie di catene parallele: Catena delle Cascate e Sierra Nevada (monte Whitney, 4418 m) all'interno, Catena Costiera lungo la costa, divisa nettamente in due tronconi dal fiume Sacramento. Fra esse si allunga un allineamento di fosse tettoniche (valli del Sacramento e del San Joaquin nel centro). Una stretta fascia pianeggiante, interrotta dalla baia di San Francisco, è compresa fra la Catena Costiera e l'Oceano Pacifico.

-         Le grandi pianure centrali che diventano desertiche sull’altopiano del Colorado.

Il clima è molto vario. La parte settentrionale della costa atlantica, interessata dall'afflusso di aria fredda, provocato dalla corrente del Labrador, ha un clima di tipo marittimo con inverni rigidi, estati calde e piovosità abbondante; a sud si fa sentire la benefica influenza della corrente del Golfo e la temperatura media si innalza fino ad assumere caratteristiche subtropicali e, in Florida, tropicali, con piogge prevalentemente estive. La regione appalachiana ha un clima di montagna, umido sul versante orientale, ma arido e ventoso verso le pianure interne. È caratterizzata da tempeste di vento e cicloni (hurricanes). La regione delle Montagne Rocciose ha un clima d'altitudine. Nei Bacini interni l'aridità raggiunge valori massimi, mentre la temperatura estiva è elevatissima (Valle della Morte, max. 58 °C). La costa dell'Oceano Pacifico, per l'influenza della corrente calda della California, ha un clima mite e piovoso a nord, più arido a sud.  I fiumi principali sono: Mississipi-Missouri-Red Rock 5970 Km, Yukon 3185 Km (totale, compreso tratto canadese), Rio Grande 3060 Km, Arkansas 2348 Km, Colorado 2333 Km, Ohio-Allegheny 2102 Km, Red River 2080 Km. Gli Stati Uniti hanno una popolazione di 281 milioni di abitanti. La popolazione si considera circa il 75% di origine europea, i cosiddetti WASP (White Anglosaxon Protestant), 12% di origine africana (30 mln), il 5,4% è di origine italiana (12 mln), 4% di origine asiatica. Gli Stati Uniti comprendono grandissime città tra cui: Washington (572.000 ab.,), New York 8 milioni di abitanti), Los Angeles ( 4 milioni), Chicago  (3 milioni). La lingua ufficiale è l’Inglese americano (ufficiale), Spagnolo (ufficiale come 2ª lingua nel New Mexico). La popolazione americana è Protestante per il 58% , Cattolica per il 21%, Ebraica 2%, altre per il 14%.

Gli Stati Uniti sono una federazione di stati che comprendono, oltre ai 48  continentali, l'Alaska (il più grande degli stati), le Hawaii, e vari territori nei Carabi nel Pacifico, compreso Porto Rico, che è legato agli Stati Uniti in un'associazione chiamata Commonwealth. Il distretto di Columbia contiene la capitale Washington. Il numero degli stati che compongono la federazione sono rappresentati dalle cinquanta stelle della bandiera

 

Gli stati principali sono approssimativamente suddivisi in quelli della costa orientale (East Coast), il sud (South), il Midwest, la zona montana (Mountain states, compreso il Southwest), e la costa occidentale (West Coast).

Gli stati della costa orientale sono, da nord a sud, Maine, New Hampshire, Vermont (che non è sulla costa), Massachusetts, Rhode Island (il più piccolo degli stati), Connecticut, New York, Pennsylvania (che è vicino alla costa e la cui metà occidentale è spesso considerata parte del Midwest), New Jersey, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Florida. Gli ultimi 5 (dalla Virginia) vengono anche contati come stati del Sud.

Gli stati del Sud comprendono i summenzionati Virginia, Carolina del Nord/Sud, Georgia, Florida, e anche Virginia Occidentale, Kentucky, Tennessee, Alabama, Louisiana, Arkansas, Oklahoma, Texas. Gli stati del Midwest comprendono Ohio, Michigan, Indiana, Wisconsin, Illinois, Missouri, Minnesota, Iowa, Dakota del Nord, Dakota del Sud, Nebraska e Kansas. Gli stati della zona montana comprendono Montana, Idaho, Wyoming, Nevada, Utah, Colorado, Arizona, Nuovo Messico.

L’America è una federazione di stati, ognuno dei quali ha leggi proprie in politica interna, ma che hanno la stessa politica estera, guidata dal Presidente degli Stati Uniti. Il sistema politico americano dunque comprende il sistema federale che unisce gli stati, e il sistema di ciascun stato.

Ogni stato ha un governatore, una camera legislativa (di solito bicamerale, con un Senato e una Camera. Il governo federale ha il solo potere costituzionale di regolare il commercio fra gli stati, di proteggere i diritti dei cittadini, e di difendere il paese. Di fatto possiede grandi poteri, che esercita attraverso organismi federali che ad esempio regolamentano la circolazione delle droghe o la cattura dei criminali, ma anche l'educazione e i diritti dei disabili.

Ogni stato elegge al congresso due senatori e un numero di rappresentanti proporzionale alla popolazione (ma almeno uno), una formula che offre un maggiore peso agli stati più piccoli.

Il sistema americano politico tipicamente assegna il potere a chi ha ricevuto più voti ("the winner takes all"), incentivando la presenza di due grandi partiti, il partito Democratico (generalmente più di centro-sinistra) e il partito Repubblicano (generalmente più di destra). L'elezione del presidente avviene ogni quattro anni. L'elezione del Presidente avviene in modo indiretto. I cittadini eleggono i grandi elettori che a loro volta si riuniscono ed eleggono il Presidente.

Gli Stati Uniti hanno una moneta molto forte il dollaro, poiché la loro economia è la prima nel mondo. L'economia statunitense è stata a lungo ed è la più sviluppata del mondo. Alla base di questa potenza si trovano innanzitutto l'ambiente e le risorse naturali. Il settore più toccato dalla tecnologia è sicuramente l'agricoltura, dove è privilegiata una tecnica di tipo intensivo, cioè, ricavare il massimo anche da piccoli terreni. Le colture sono suddivise nelle cosiddette belts (cinture). La "wheat belt", la cintura del grano, che comprende la parte centrale degli USA, territorio caratterizzato da un clima secco, quindi non adatto ad altri tipi di coltura. La coltivazione del grano è praticata anche in alcuni Stati del Nord come il Minnesota, il Dakota e il Montana, dove il grano è coltivato in primavera poiché l'inverno è troppo freddo. Questa coltura è diffusa anche in alcune aree del Sud come Texas, Kansas ed Oklahoma, dove il grano è coltivato in autunno. La "corn belt", la cintura del granturco, che comprende quegli Stati che godono di un clima mite durante tutto l'anno, Indiana, Illinois, Iowa e Nebraska,ha portato, grazie all'altissima produzione, gli USA ad essere il primo produttore mondiale di granturco. L'orticoltura è molto importante ed è praticata nel Nord-Est vicino alle grandi megalopoli dove vi è una grande richiesta di prodotti deperibili, cioè consumabili in poco tempo, l'orticoltura è anche diffusa in California e Florida. Notevole è anche la produzione di legname, grazie agli oltre 300 milioni di ettari di foreste, che permettono una produzione di 500 milioni di metri cubici di legname all'anno.

Per l’allevamento gli USA vantano oltre 100 milioni di bovini, oltre 58 milioni di suini ed un altissimo numero di ovini. Gli allevamenti sono distinti tra allevamenti per animali usati per il latte ed animali usati per la macellazione. Le aree per la macellazione comprendono il Texas e le catene montuose Occidentali (Occidental Mountains) dove vi è grande disponibilità di praterie per il pascolo; le aree dove l'allevamento ha come scopo il latte sono il Nord-Est, i monti Appalachi. Con 5,6 milioni di tonnellate di prodotti ittici gli USA sono il 6° paese mondiale più pescoso dopo Russia, Cina, Perù, Giappone e Cile. In California e nel Golfo del Messico è fiorente anche l'allevamento di ostriche e crostacei.

L'industria è un altro settore dove gli USA sono estremamente competitivi. La "manufacturing belt" (la cintura manufatturiera), si estende in tutto il nord est, ma si sta espandendo anche verso sud ed ovest. L'industria americana è specializzata nella produzione di apparecchi high-tech come TV, computer e hi-fi. Gli USA sono secondi al mondo, dietro al Giappone per la produzione di automobili. Importanti sono anche le industrie della gomma, dell'alta moda (New York, Baltimora e Chicago), chimica e petrolio (sud e soprattutto in Texas), cinema e ristorazione (fast-food e multinazionali come la Coca Cola). In America possiamo trovare la più avanzata industria elettronica. L'industria americana è basata su tre cose: capitali, tecnologie all'avanguardia e diffusione nel mondo. Il terziario è il campo dove gli Stati Uniti sono più avanzati. Il 72,1% del PIL deriva dal terziario ed il 73,3% dei lavoratori è impiegato nel terziario. Grande importanza è data ai trasporti con oltre 300.000 Km di rete ferroviaria, usata più che altro per il trasporto merci ed è integrata con un'efficientissima rete stradale; la rete stradale e ferroviaria coprono tutto il territorio favorendo il trasporto delle merci ed i viaggi. Nonostante gli attentati dell'11 settembre il trasporto aereo, con i suoi 16.000 aeroporti, è uno dei preferiti dagli americani, si può dire che in America l'aereo è usato come in Italia è usato il treno. Anche i trasporti navali sono estremamente sviluppati. La sviluppatissima rete di trasporti ha favorito la nascita di attività commerciali ad essa legate come i motel, le assicurazioni, gli spedizionieri e le aree di servizio. Il commercio internazionale vede ai primi posti l'esportazione di tabacco, soia, materie prime e cotone; mentre gli USA importano energia, manufatti di alta qualità (per la maggior parte abiti) e prodotti agricoli tropicali. Il commercio interno è guidato dalle grandi compagnie proprietarie di grandi centri commerciali (department stores) diffusi in tutto il territorio. Il settore dove gli USA non hanno competizione è quello delle telecomunicazioni. Tutti hanno accesso alla Tv satellitare e via cavo, così come alle connessioni internet anche a grande velocità. Anche per quanto riguarda gli studi scientifici gli Stati Uniti sono all’avanguardia. Grazie ai moltissimi studi svolti negli Stati Uniti si è scoperto che ogni espressione della nostra personalità, ossia pensieri, speranze, sogni, desideri, emozioni, sono funzioni del sistema nervoso. Il sistema nervoso è, per così dire, l'hardware attraverso il quale sperimentiamo noi stessi, in quanto individui inconfondibili, e per mezzo del quale interagiamo con l'ambiente che ci circonda. Come un computer, il nostro sistema nervoso analizza dati che provengono da diversi luoghi e distribuisce informazioni a molte sedi remote.  Anche il computer più sofisticato non può vantare l'incredibile complessità di circuiti, di correlazioni, di centri di elaborazione e di vie di informazione posseduta dal sistema nervoso umano.  Il sistema nervoso è la sede dell'assunzione, elaborazione e trasmissione delle informazioni relative a tutto il corpo umano, in altre parole è il sistema di regolazione delle funzioni corporee. Il sistema nervoso comprende tutto il tessuto nervoso del nostro organismo. Il tessuto nervoso trasporta informazioni ed istruzioni da una regione del corpo ad un'altra. Le funzioni del sistema nervoso comprendono:

-         fornire sensazioni sull'ambiente interno ed esterno

-         integrare le informazioni sensoriali

-         coordinare le attività volontarie e involontarie

-         regolare e controllare le strutture e gli apparati periferici

Le cellule più importanti del sistema nervoso sono i neuroni, cellule capaci di generare e trasmettere impulsi nervosi. Un neurone tipico possiede un corpo cellulare, che contiene il nucleo e molti prolungamenti (dendriti) che ricevono impulsi da altri neuroni e un lungo assone che termina in una o più stazioni sinaptiche. L’assone è avvolto da un materiale isolante, la mielina, che è costituita dalla membrana di altre cellule. L’assone con i suoi avvolgimenti esterni crea la fibra nervosa. Un insieme di fibre nervose creano un nervo.

A livello di ciascuna sinapsi il neurone è in rapporto con altre cellule. I miliardi di neuroni del sistema nervoso presentano notevoli diversità strutturali. L’impulso nervoso è una debole scarica di corrente che si propaga tramite le sinapsi. I terminali sinaptici comunicano con altri neuroni, muscoli e ghiandole. I segnali vengono trasmessi ad altre cellule a livello dei terminali sinaptici, che appaiono come rigonfiamenti delle estremità ramificate degli assoni. La maggior parte dei terminali sinaptici contiene una sostanza chimica specifica, detta neurotrasmettitore, che viene liberata in risposta a un potenziale d'azione che percorre l'assone. I terminali sinaptici di un neurone possono comunicare con una ghiandola, con un muscolo con dendriti o con un corpo cellulare di un secondo neurone, in modo che il segnale in uscita (output) della prima cellula diventi segnale in entrata (input) per la seconda. Il sistema nervoso viene diviso in due parti: il sistema nervoso centrale e il sistema nervoso periferico. Il SNC è responsabile dell'integrazione, analisi e coordinazione dei dati sensoriali e dei comandi motori. E' anche la sede di funzioni più importanti quali l'intelligenza, la memoria, l'apprendimento e le emozioni. A differenza del sistema nervoso periferico, il SNC non è solo in grado di raccogliere e trasmettere informazioni, ma anche di integrarle.

Il sistema nervoso centrale (SNC) è costituito dall'encefalo, racchiuso nella scatola cranica, e dal midollo spinale, contenuto invece nel canale vertebrale. 1) L’encefalo. Con un peso di 1,3-1,5 kg, l'encefalo, dopo il fegato, è l'organo più pesante del corpo. A riposo viene utilizzata fino al 25% dell'energia metabolica per rifornire l'encefalo. Esso è costituito da: cervello, cervelletto e tronco cerebrale.

- Il cervello è la parte del corpo dedita alla memorizzazione e alla elaborazione ad alto livello delle informazioni che arrivano attraverso gli organi di senso (occhi, orecchie, etc.) per trasformarle nei movimenti che sono il mezzo di interazione con l'ambiente esterno. Il cervello controlla e coordina la maggior parte dei movimenti, del comportamento e della funzioni omeostatiche del corpo, come il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la regolazione dei fluidi e la temperatura del corpo. Le funzioni più avanzate del cervello permettono la coscienza, le emozioni, la memoria, l'apprendimento e la pianificazione del movimento. Il suo interno è formato principalmente da una sostanza bianca, avvolta esternamente da uno strato di sostanza grigia, la corteccia cerebrale. Il cervello è principalmente formato da due tipi di cellule: cellule gliali e cellule nervose o neuroni. La funzione delle cellule gliali è principalmente quella di sostenere, nutrire e proteggere i neuroni. I neuroni trasmettono le informazioni sotto forma di impulsi elettrici. Il cervello umano ha una struttura morfologica particolamente complessa e ha una dimensione notevole. È una massa ovoidale convessa, divisa in due emisferi e presenta una superficie rugosa caratterizzata da numerosissimi solchi, chiamati circonvoluzioni. L'encefalo è alloggiato nella scatola cranica che ha una funzione protettiva. Una ulteriore protezione è costituita da tre membrane sottilissime ma resistenti, dette meningi.

- Il cervelletto è collocato nella fossa cranica posteriore. Il volume cerebellare costituisce il 10% del volume totale dell’encefalo,  ma contiene più della metà dei neuroni cerebrali. La superficie cerebellare ha un'organizzazione estremamente regolare e presenta della caratteristiche convoluzioni. Grazie a queste è possibile suddividere la superficie cerebellare in tre lobi (anteriore, posteriore e flocculo-nodulare) e dieci lobuli (il più importante si trova nella parte inferiore e viene chiamato: tonsille cerebellari). La sua funzione principale è di coordinare le uscite motorie infatti lesione cerebellari compromettono la coordinazione dei movimento degli arti e degli occhi ma anche l'equilibrio. Ricerche recenti hanno ipotizzato che tale compito di coordinazione del cervelletto sia generalizzabile anche alle funzioni cognitive. Un danno cerebellare quindi non impedisce l'utilizzo di una determinata funzione ma ne riduce l'efficienza.

- Il tronco encefalitico è la parte dell’encefalo che si trova fra il talamo ed il midollo spinale davanti al cervelletto. Fra le strutture che fanno parte del tronco dell'encefalo vi sono il bulbo, il ponte, il mesencefalo, il tetto e la formazione reticolare. Alcune di queste regioni sono responsabili delle più elementari funzioni vitali quali la respirazione, il mantenimento della frequenza cardiaca e della pressione del sangue.

2) Il midollo spinale ha forma pressoché cilindrica leggermente schiacciata in senso antero-posteriore. Il midollo spinale è posto nel canale vertebrale e si estende dal foro occipitale alla seconda vertebra lombare per una lunghezza complessiva di circa 44 cm. Il canale vertebrale rappresenta per il midollo spinale, che è molto delicato, un'ottima protezione dai danni meccanici. Il midollo spinale è molto più breve della colonna vertebrale, ma è costituito da tanti segmenti quanti sono i corpi vertebrali. Per tale ragione i nervi spinali e le loro radici, dal rachide cervicale a quello lombare, decorrono in modo sempre più obliquo verso il basso. Se si seziona una porzione qualsiasi del SNC, si nota in primo luogo che al contrario del cervello è costituito da sostanza bianca all’esterno e grigia all’interno. La sostanza grigia contiene soprattutto i corpi delle cellule nervose, mentre la sostanza bianca è composta dagli assoni e dai loro rivestimenti. Il midollo spinale collega il cervello con gli organi periferici attraverso le fibre nervose.

Il sistema nervoso periferico è costituito dai nervi periferici (cranici e spinali) che collegano il cervello e il midollo spinale al resto del corpo, compresi i muscoli, gli organi di senso e gli organi dei sistemi digerente, respiratorio, escretore e circolatorio. All'interno dei nervi periferici si trovano le fibre nervose sensoriali che trasmettono al sistema nervoso centrale l'informazione sensoriale proveniente da tutte le parti del corpo e quelle motorie (o effetrici) che trasmettono i segnali dal sistema nervoso centrale agli organi e ai muscoli.
La porzione motoria del sistema nervoso periferico può essere suddivisa in due parti: il sistema nervoso somatico e il sistema nervoso autonomo.
Il sistema nervoso somatico ha sinapsi con i muscoli scheletrici e controlla il movimento volontario. Il sistema nervoso autonomo controlla invece le risposte involontarie: ha sinapsi il cuore, i muscoli lisci e le ghiandole.
Il sistema nervoso autonomo si divide in sistema nervoso simpatico e sistema nervoso parasimpatico. Il sistema nervoso simpatico agisce sugli organi interni in modo da preparare l'organismo ad affrontare un'attività con dispendio energetico: il cuore batte più velocemente, il sangue defluisce con maggiore velocità. Il sistema nervoso parasimpatico è invece associato ad attività di ozio. Sotto il suo controllo la muscolatura liscia del sistema digerente entra in piena attività, il battito cardiaco rallenta e le vie respiratorie si restringono.